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In un'epoca sedotta dalla scienza e dalla tecnologia, Guglielmo Caligari, scrittore baciato da un rapido quanto sospetto successo, risponde solo alle lusinghe dell'irrazionale. I libri sono il suo adorabile e tirannico feticcio: lo appagano e lo possiedono, soprattutto quelli che custodiscono un Sapere Oscuro. E proprio attraverso quei libri antichi e preziosi, da molti giudicati una ridicola superstizione, viene a conoscenza di un portentoso oggetto, antico di millenni, capace di fargli emulare la prometeica missione. Il mistero è così inseguito per quaranta giorni, periodo iniziatico in cui Guglielmo Caligari accresce la sua conoscenza esoterica. La ricerca procede con estrema perizia: dotti e rassicuranti studiosi, personaggi ambigui e raccapriccianti, riti maligni e profetiche visioni, lo avvicinano sempre di più a un nuovo stupefacente successo. Gli intralci, concorrenti privi di spessore non invitati al "banchetto dell'eletto", scompaiono in modo cruento, senza troppe seccature e tutto fa credere che Guglielmo sia estraneo ai decessi. Ma quando è ormai giunto al compimento della "Grande Opera", apre finalmente gli occhi: "Il laccio nero del buio" , romanzo che lo ha reso ricco e famoso, si rivela un tenebroso richiamo, mentre la suprema illusione di prendere possesso dell'Empireo, non ha fatto altro che spalancargli le porte del Tartaro...